8 Marzo, le città sono di tuttɜ. Liberi corpi in liberi spazi.

Arci nel 2024 dedica la Giornata internazionale dei diritti delle donne a tutte quelle donne che in tutto il mondo lottano tutti i giorni per i diritti di tuttɜ, con lo slogan “Le città sono di tuttɜ”

«Arci nel 2024 dedica la Giornata internazionale dei diritti delle donne a tutte quelle donne che in tutto il mondo lottano tutti i giorni per i diritti di tuttɜ, con lo slogan “Le città sono di tuttɜ”. Vogliamo rivendicare il diritto a vivere tutti gli spazi con i nostri corpi non maschili: le donne, le ragazze, le soggettività non binarie vogliono finalmente vivere la città, i territori più marginali, la casa, di giorno e di notte, senza paura.

Riteniamo urgente immaginare lo spazio come un’infrastruttura per il benessere di tuttɜ, ribaltando il paradigma degli spazi, pensati per la produzione, per mettere al centro la vita quotidiana e la cura, quale antidoto alla società del profitto, all’impoverimento delle relazioni, alla distruzione del pianeta e anche alla crescita delle disuguaglianze. Ripensare le molteplici dimensioni dell’abitare – interconnesse e strettamente legate all’aumento delle disuguaglianze, in termini di accesso al reddito, al welfare, all’istruzione, alla sanità, alle crisi sociale e ambientale – implica ripensare la qualità della vita tanto negli spazi urbanizzati quanto nelle aree interne e marginali, e dunque immaginare la società che vorremmo. E lottare per costruirla».

Leggi tutto il comunicato sul sito di Arci Nazionale.

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