Giovani in Circolo: la conclusione

La conclusione del percorso di Giovani in Circolo tra workshop e coinvolgimento giovanile.

Giovani in Circolo, progetto che è stato realizzato con il cofinanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – e della Regione Lazio, ha coinvolto molti giovani tra i 14 e i 35 anni in un percorso di laboratori, seminari e incontri dai temi dell’associazionismo giovanile all’arte contemporanea.

Come sottolinea Marco Trulli, il progetto ha messo insieme le attività di Arci Viterbo nel campo dell’arte, del teatro e della riflessione sugli spazi pubblici con il coinvolgimento del pubblico giovanile. I partecipanti hanno attivamente contribuito alla costruzione delle attività diventando protagonisti di un progetto complesso di riflessione sullo spazio pubblico della città, in modo particolare con il quartiere di San Faustino. In questo senso sono stati particolarmente significativi il lavoro di Anna Raimondo sulla percezione del mare a Viterbo, che ha coinvolto un gruppo di giovani e un gruppo di detenuti, il laboratorio La mappa e il segno che ha costruito una mappatura del quartiere di San Faustino e, sempre sullo stesso quartiere, il laboratorio teatrale Paura e delirio.

L’obiettivo è quello di avviare un percorso che possa continuare il lavoro a stretto contatto degli abitanti del quartiere per svolgere un ruolo di mediazione e di dialogo.

L’assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della Regione Lazio, Lidia Ravera ha dichiarato in una nota: “Siamo contenti di aver sostenuto con l’avviso pubblico “Comunità giovanili” il progetto Giovani in Circolo promosso da Arci Viterbo. E’ importante che progetti del genere durino un anno intero perché nel coinvolgere i giovani del territorio bisogna dare continuità e programmazione. Non abbiamo bisogno di estemporaneità. Ed è altrettanto importante aver messo insieme attività formative e ricreative, seminari e incontri teatrali, workshop e laboratori. È il nuovo concetto di incubatore di idee di sviluppo sociale e culturale: gli spazi culturali e le intelligenze delle persone sono le migliori risorse che abbiamo a disposizione”.

Fotografia: Marcella Brancaforte

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