Il progetto

Lo scopo del progetto nei distretti del Lotto 1 è valorizzare e fornire supporto all’associazionismo straniero nei distretti di ViterboPoggio MirtetoFormelloGuidonia. L’ente gestore del servizio è Arci Comitato Provinciale Viterbo APS.

Sono previste tre aree di intervento:

  • Sportello dedicato all’associazionismo straniero
  • Percorso formativo per mediatori sociali
  • Animazione territoriale

Lo sportello

È rivolto a gruppi formali e a enti non profit formati in tutto o in parte da cittadini stranieri e/o con un background migratorio;
Valorizzazione delle competenze associative;
Consulenzaalle associazioni nelle fasi di avvio, gestione e sviluppo associativo, in linea con il Codice del Terzo Settore.

Lo sportello offre assistenza, a gruppi informali, associazioni e enti non profit formati, in tutto o in parte, da cittadini stranieri nelle fasi di avvio, gestione e sviluppo associativo secondo le linee del Codice del Terzo Settore e con la valorizzazione, attraverso servizi di consulenza, delle competenze associative delle persone. Lo sportello supporta gli aspetti che riguardano la predisposizione di atti costitutivi, statuti e regolamenti, su quelli amministrativi e sulla registrazione di atti e l’iscrizione al registro regionale del volontariato e dell’associazionismo; inoltre lo sportello fornisce notizie e aggiornamenti sugli obblighi amministrativi a cui le associazioni sono tenute.

Percorso formativo per mediatori sociali

  • Corso di formazione per mediatori sociali.
  • 4 incontri (tra giugno e luglio) della durata di tre ore ciascuno.
  • Il percorso formativo dura dodici ore, è tenuto da esperti in mediazione sociale e è rivolto a mediatori interculturali, già attivi da almeno tre anni.

Il percorso vuole implementare e supportare il lavoro del mediatore sociale e culturale 

  • attraverso l’emergere delle risorse positivee di cooperazione, 
  • favorendo la relazione strutturale tra l’identità della persona e la cultura di appartenenza
  • attraverso il complesso intreccio relazionaleall’interno della famiglia dell’immigrato e della comunità inclusiva.

Animazione territoriale

La terza area di intervento riguarda le attività di animazione territoriale che verranno realizzate attraverso interventi di mediazione sociale, di facilitazione rispetto ai processi di assunzione di responsabilità individuali e collettive e di fortificazione delle capacità di relazione. 

Questi interventi coinvolgono cittadini stranieri,gruppi informali, associazioni e altri enti non profit e vogliono valorizzare le reti locali tra gruppi e associazioni attivi nel territorio.

Con gli interventi di animazione territoriale si vogliono far conoscere le attività del progetto, costruire percorsi di mediazione sociale e interculturalecreare reti stabili tra le associazioni che operano nel territorio.

In questi interventi rientrano la costituzione di un Tavolo tematico per l’intercultura che dovrà coordinare le politiche di inclusione e di sviluppo dell’associazionismo straniero, e la realizzazione di laboratori di narrazioni e oralità come metodi di mediazione sociale e interculturale.

Fasi di attuazione dell’attività

Marzo 

Promozione e attivazione sportelli territoriali

Marzo/Aprile 

Quattro focusgroup con i portatori di interesse finalizzati alla costruzione di percorsi di mediazione sociale e di dialogo interculturale, di gestione partecipata del polo associativo attraverso il coinvolgimento dei singoli territori. Verranno recepite le istanze dei territori, analizzate le criticità e approfondite le attività già in essere.

Aprile

Un incontro di presentazione delle attività di animazione territoriale finalizzati a far conoscere attività svolta dal Polo.

Un incontro per la costituzione di un tavolo tematico intersettoriale per l’intercultura che coinvolgerà welfare, servizi demografici, servizi educativi, cultura, sport e giovani.

Un incontro di presentazione delle attività di animazione territoriale finalizzati a far conoscere attività svolta dal Polo.

Un incontro per la costituzione di un tavolo tematico intersettoriale per l’intercultura che coinvolgerà welfare, servizi demografici, servizi educativi, cultura, sport e giovani.

Un incontro per l’analisi e lo studio di network ed esperienze per l’integrazione già esistenti. Analisi di buone pratiche e approccio condiviso di progettualità attraverso un micro laboratorio.

Maggio/Giugno

Tre incontri formativi per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini stranieri e delle loro associazioni per migliorare la programmazione e la gestione dei processi di integrazione. Un percorso rivolto a tutte le realtà formali ed informali, che si interfacciano con lo sportello, per la gestione condivisa degli eventi e dei successivi incontri.

Giugno/Luglio

Quattro incontri della durata di 3 ore ciascuno, corso di formazione per mediatori sociali

Giugno/Settembre

Quattro incontri per l’attivazione di un laboratorio di narrazioni e oralità come metodo di mediazione interculturale come gestione dei conflitti.

Settembre

Un incontro conclusivo  di restituzione, comunicazione e valutazione delle attività svolte.