Mediterranean Landscapes

Ciclo di incontri sulle pratiche artistiche nel paesaggio mediterraneo

Viterbo, dal 21 al 30 ottobre 2016

Come il paesaggio modella l’immaginazione umana?

Artisti in residenza:

Intervengono:

  • Franco La Cecla, antropologo
  • Massimo Mazzone, artista
  • Laura Lecce e Fabrizio Vatieri (Pelagica)
  • Sara Alberani, curatrice
  • Marco Trulli, curatore
  • Laboratorio Urbano Quotidiano

Vuoi partecipare al ciclo di incontri? Cerchiamo studenti universitari, giovani artisti e giovani dai 14 ai 35 anni.

Per adesioni arte.cantieri@gmail.com

Programma

21 Ottobre 2016 Biancovolta, Via delle Piagge 23, Viterbo Ore 21.00 Fabio Orsi e Silent Carnival

22 Ottobre 2016 Spazio Attivo BIC LAZIO via Faul 20, Viterbo Ore 17.30 Think in day con Franco La Cecla e Massimo Mazzone

Una riflessione sull'esperienza e l’influenza del paesaggio nell’immaginario delle comunità mediterranee.

Franco La Cecla

Ha insegnato antropologia culturale all'Università di Bologna dove attualmente lavora al Laboratorio di ricerca sulle città, Istituto di Studi Superiori (DAMS), all'Università di Palermo (facoltà lettere e filosofia), IUAV di Venezia, Università della California a Berkeley, Università di Verona (Scienze dell'Educazione), all'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, alla Universidad Politecnica de Barcelona (UPC) all' Università Vita-Salute San Raffaele di Cesano Maderno, all'École polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL). Nei suoi lavori ha affrontato a più riprese il tema dell'organizzazione dello spazio contemporaneo tra localismo e globalizzazione, rivolgendosi in particolare alle soglie, e ai confini tra le culture. Ha fondato nel 2005 a Londra ASIA (Architecture Social Impact Assessment), un'agenzia per valutare l'impatto sociale delle opere di architettura e di urbanistica. In collaborazione con la Cineteca di Bologna ha creato un progetto quinquennale di censimento mondiale degli archivi di filmati sull'emigrazione italiana. Insieme al regista Stefano Savona ha realizzato alcuni documentari sull'emigrazione siciliana in Tunisia (Sicilia, Tunisia, un confine di specchi, 2003) e sull'impatto delle nuove tecnologie sulla vita quotidiana in India (Gestualités portables, 2005) per il Centre Pompidou di Parigi. Per gli speciali del TG1 ha realizzato il documentario "I mari dentro" sulla comunità di pescatori di Terrasini emigrata a Gloucester, Massachusetts (2009) che ha vinto il premio Coast Culture del San Francisco Ocean Film festival (febbraio 2010).

Massimo Mazzone

Massimo Mazzone (1967), artista e attivista, svolge attività di ricerca sulle relazioni tra corpo, scultura e architettura, in particolare sulla “Scultura Costruita”, scultura sociale, scultura laica, né scolpita né modellata. Diploma Accademia di Belle Arti V. O. in Scultura, scuola di Nicola Carrino, tesi su Piero Manzoni, viaggio alla scoperta di Socle du Monde. Post Lauream alla Facoltà d’Architettura Roma Tre in Storia della Progettazione Architettonica, Arte Architettura Territorio, Cultura del Progetto in Ambito Archeologico con Francesco Cellini e Mario Manieri Elia. Ha partecipato con diversi progetti sia plastici che performativi alle Biennali di Venezia Architettura 2000, 2002, 2006, 2008. Titolare della cattedra di Tecniche della Scultura, Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

26 Ottobre 2016 Spazio Attivo BIC LAZIO via Faul 20, Viterbo Ore 18.00 Think in day con Gennaro Ascione, Sara Alberani, Stefano Canto

Percezione e rappresentazione del paesaggio, migrazioni, geografie postcoloniali.

Sara Alberani

Nata a Faenza (RA), attualmente vive e lavora a Roma. Ha frequentato la facoltà di lettere e filosofia della Sapienza, Roma con un percorso in storia dell’arte contemporanea e lavora come curatrice indipendente. Ha lavorato presso la Gervasuti Foundation di Venezia per la Biennale d’Arte, 2013 e Biennale di Architettura, 2014. Nel 2015 ha ottenuto una borsa di studio presso la ULB di Bruxelles, Dipartimento di storia dell’arte. Dal 2014 è fondatrice del progetto Nationless Pavilion, a Venezia e co-fondatrice e curatrice all’interno della piattaforma artistica Nation25. Entrambi i progetti sviluppano, attraverso la pratica artistica, la questione dei flussi migratori e delle dinamiche postcoloniali.

Gennaro Ascione

Nato a Napoli nel 1978. Studioso di storia delle idee, decolonizzazione della conoscenza, postcolonialismo, studi culturali e teoria sociale, collabora con diversi centri di ricerca internazionali come il Centro Studi Postcoloniali e di Genere dell’Università di Napoli l’Orientale, il Center for Social Theory dell’Università di Warwick (UK), il Centro Studi per le Relazioni Internazionali di Nuova Delhi (India), e il Museo di Arte e Scienza di Barcellona (Spagna) Arts Santa Monica, per il quale si è occupato della Casa editrice Actar. Dj e producer di musica elettronica con alcune incursioni nel mondo del video-documentario. Tra le sue produzioni il volume A sud di nessun Sud. Postcolonialismo, movimenti anti-sistemici e studi decoloniali (Odoya 2009), il recente Science and the Decolonization of Social Theory: Unthinking Modernity (Palgrave-McMillan 2016), il documentario-inchiesta Offside Modernities: South Africa 200 FIFA World Cup and its discontents.

Stefano Canto

Nato a Roma nel 1974, dove si è laureato in Architettura nel 2003 e dove attualmente vive e lavora. Le sue produzioni artistiche si esprimono attraverso la poetica del luogo, passando attraverso le implicazioni sociali insite nel rapporto tra uomo e architettura. «La mia ricerca artistica – afferma Canto – ha avuto inizio dall’osservazione dell’ambiente circostante, inteso come una realtà complessa, polimorfa e polisemantica, costituita da molteplici elementi, in continuo dialogo gli uni con gli altri, dotati di una propria identità e di proprie valenze simboliche, evocative e comunicative». Con questa premessa il suo lavoro si è aperto nell’ambito di campi di indagine che abbracciano la semiotica dell’oggetto, dell’architettura e dei luoghi.

28 Ottobre 2016 Spazio Attivo BIC LAZIO via Faul 20, Viterbo Ore 18.00 Think in day con Pelagica Show & tell

Pratiche curatoriali nello scenario mediterraneo.

Pelagica

Pelagica è un progetto curatoriale e di ricerca sullo scenario Mediterraneo fondato da Laura Lecce e Fabrizio Vatieri e che utilizza le arti visive come principale strumento di indagine. Pelagica intraprende un’ esplorazione e dunque una lettura dell’area mediterranea, attraverso i progetti artistici che produce e con cui interagisce. Consapevolmente opera in una geografia complessa soprattutto perché inserita in un immaginario di riferimento spesso connotato. Il Mediterraneo è spesso indicato come esotica regione uniforme, ed è stato artisticamente riferito al “topos” invadente della metafora letteraria. Al contrario il Mediterraneo oggi e sempre impone a chi vuole comprenderlo, una pluralità di tempi compresenti e dei segni visibili dei diversi insediamenti umani.

29 Ottobre 2016 Cinema Trento, Via del Santuario, 51 Viterbo Ore 21.00 Ogni opera di confessione

Proiezione del film Ogni opera di confessione di Alberto Gemmi e Mirco Marmiroli
Partecipano gli autori e i curatori Claudio Zecchi e Marco Trulli
(in collaborazione con Immagini dal Sud del MondoAucs)

Ogni opera di confessione

di Alberto Gemmi e Mirco Marmiroli
A cura di Marco Trulli e Claudio Zecchi
Un uomo ha deciso di acquistare un attico affacciato su un enorme complesso industriale in attesa di riqualificazione: le Officine Meccaniche Reggiane, storica eccellenza dell’aeronautica italiana. In quella zona sosta il camper di una famiglia rom, mentre un vecchio operaio sogna per l’ultima volta di volare. Il suo incedere porta con sé i segni del Novecento e sembra sovrapporsi all’immobilità del complesso industriale. Attorno, come bastioni, sorgono torri e luoghi di culto, e si aggirano figure che sembrano sospese al di fuori della realtà. Sono i custodi dell’area, testimoni di una contemporaneità fatta di gesti, suoni, piccoli desideri.
www.ognioperadiconfessione.com

30 Ottobre 2016 Evento di fine residenza

Un progetto di Arci Viterbo.

Con il patrocinio di BJCEM, Comune di Viterbo, Università degli Studi della Tuscia.

In collaborazione con Arci nazionale, Arci Lazio, Cantieri d’Arte, Pelagica.

Progetto realizzato con il cofinanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – e della Regione Lazio, art. 82, L.R. 6/99 e ss.mm.ii.