Corteo per il No

Venerdì 23 settembre 2016, il Comitato per il No di Viterbo e Provincia organizza un corteo per il No alla modifica alla Costituzione voluta dal governo.

Il corteo partirà da piazza della Repubblica alle 17.00 e, passando da Via Marconi, Corso Italia e Piazza del Comune, ritornerà a piazza della Repubblica.

10 ragioni per il no

1. Il Senato non viene abolito: viene eliminato il voto dei cittadini. A eleggere i senatori saranno i consiglieri regionali, nonostante la Costituzione sancisca all’art. 1 che «la sovranità appartiene al popolo».
2. Il nuovo Senato sarà composto da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci, 5 senatori nominati dal Presidente della Repubblica per 7 anni. Queste persone, spesso le stesse implicate negli scandali degli anni passati, godranno di immunità parlamentare.
3. Il numero di deputati rimarrà di 630, lasciando così una Camera pletorica con le stesse altissime indennità.
4. La tanto ventilata semplificazione è in realtà un miraggio: aumenteranno le procedure legislative e la divisione per materie causerà conflitti di attribuzione .
5. Si crea una sproporzione totale rispetto alla Camera, assolutamente priva di senso: avremo 100 senatori da una parte e 630 deputati dall’altra. I primi eleggeranno due giudici costituzionali, i secondi tre.
6. Il Senato non costituirà un contropotere esterno rispetto alla Camera, non avendo particolari poteri di inchiesta e controllo. Non sono previsti neppure contropoteri interni alla Camera.
7. Grazie all’Italicum, che garantisce 340 seggi alla Camera a prescindere dai voti ottenuti, si andrà verso un “premierato assoluto” dato che solamente la Camera darà la fiducia.
8. La riforma restringe le possibilità di partecipazione diretta dei cittadini alle scelte politiche.
9. La riduzione dei costi è minima, nemmeno paragonabile a quanto si otterrebbe dal dimezzamento di deputati e senatori, dato che i nuovi senatori godranno comunque di rimborsi e diarie. Si tratta solo di un’operazione di facciata funzionale a celare il vero scopo delle modifiche costituzionali, che realizzano una grande concentrazione di potere nelle mani del Governo e del suo Capo, restringendo il potere elettorale dei cittadini, concentrando potere esecutivo e legislativo, condizionando la nomina del Presidente della Repubblica e dei componenti della Corte Costituzionale.
10. Per dire NO a chi, con questa legge, vuole ratificare l’azzeramento della sovranità popolare e della democrazia in questo paese.