«Riconoscere il ruolo del Terzo Settore»

24 associazioni del territorio chiedono che sia riconosciuto il loro ruolo e sostegni per evitare che l’emergenza sanitaria si trasformi in desertificazione sociale.

Un crisi come quella attuale richiede una forte alleanza tra tutti i soggetti che compongono e costruiscono la società e un patto con la comunità, poiché questa crisi è trasversale e da sanitaria, diventa economica e sociale. L’associazionismo di volontariato e di promozione sociale con la sua presenza capillare, la prossimità, i rapporti di fiducia consolidati nel tempo, gli spazi costruiti e condivisi è un nodo determinante tra istituzioni e cittadini, tra servizi e territorio

Per la sue tipiche caratteristiche di volontarietà e spontaneità, l’associazionismo ha saputo reinventarsi e adattarsi, già a marzo, per rispondere ai bisogni primari delle persone, mettendo a disposizione risorse umane ed economiche; nel corso di questi mesi le attività sono proseguite sia in modalità ordinaria che riadattate, ma sempre e comunque volte a dare una risposta ai cittadini e alle cittadine, per continuare ad essere punto di riferimento per le comunità e rappresentare presidi di socialità, vicinanza, servizio, tutto questo sostenendo anche spese non preventivate, a fronte di momenti di autofinanziamento annullati o rinviati. 

Il terzo settore durante l’emergenza è stato importante per far fronte alla solitudine e ai bisogni dei più colpiti dalla pandemia sia dal punto di vista sanitario che sociale ed economico.

Tutto ciò premesso le associazioni firmatarie:

  • Richiedono il riconoscimento del ruolo del terzo settore del viterbese nella sua eterogeneità, come elemento imprescindibile per il territorio con la sua presenza articolata in tutta la provincia e a Viterbo, a sostegno delle fragilità sociali e per la promozione culturale;
  • Rinnovano la loro disponibilità ad essere parte attiva nelle risposte ai bisogni del territorio, che emergono ed emergeranno nei mesi che ci aspettano, consapevoli però, che senza una regia forte e condivisa con tutti gli attori territoriali, ci troveremo di fronte ad un nuovo scenario emergenziale;
  • Chiedono sostegni alla locazione delle associazioni, sostegni per la sopravvivenza delle attività associative chiuse dalle disposizioni governative, sostegni relativi alle sanificazioni e alle spese per la messa in sicurezza dei locali associativi;
  • Auspicano un fondo di emergenza per l’associazionismo di ogni ordine e grado che, alla prova di questa seconda emergenza, non rischia di sopravvivere.

Arci Solidarietà Viterbo Onlus, Arci Viterbo, Aucs Onlus, Circolo Arci Il Cosmonauta, Circolo Culturale Tetraedro, Casa dei Diritti Sociali della Tuscia, Forum Terzo Settore Lazio, Auser Viola del pensiero, Eta Beta di Viterbo ODV, Erinna – donne contro la violenza alle donne APS, Viterbo con Amore ODV, AIPD di Viterbo APS, ACLI provinciale di Viterbo, AMAN ODV, ARLAF Giusi Speciale ODV, ANTEAS Viterbo ODV, Sorrisi che nuotano Eta Beta ODV, L’Altro circolo- centro culturale di iniziativa omosessuale, Sans Frontières -associazione interculturale, Casa delle donne di Viterbo – PARVA, In- Pari- Amo, Associazione Italiana X Fragile, ASD Vitersport ODV, FAVL Viterbo.

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