“Rafforzare il sistema Sprar per un’accoglienza diffusa e dignitosa”

Il commento di Walter Massa, coordinatore Arci Diritti migranti e richiedenti asilo, sulla proposta di accogliere i richiedenti asilo nelle caserme dismesse.

In relazione alle notizie pubblicate in questi giorni dalla stampa locale (TusciaWeb: “Immigrati, una cinquantina a via Bianchi”; TusciaWeb: “Immigrati, mi accerterò dell’eventuale arrivo”) riportiamo il commento di Walter Massa, coordinatore Arci Diritti migranti e richiedenti asilo che prende spunto da una puntata di Report. In quella puntata Milena Gabanelli proponeva l’impiego di caserme dismesse per accogliere i richiedenti asilo: questa proposta, scrive Massa, è peggiorativa rispetto alla stessa situazione attuale:

“Non è infatti con la concentrazione di 200/300/500 persone dentro una caserma ristrutturata che si risolve il tema dell’effettiva integrazione, abbattendo le tensioni territoriali. Una proposta dunque che rischia di diventare utile solo sul versante della ristrutturazione delle caserme e di produrre effetti disastrosi sul versante dell’accoglienza.

Noi siamo infatti sostenitori (da anni) del modello dell’accoglienza diffusa, del sistema Sprar che, tra l’altro, vede nel nuovo decreto di riforma di tale sistema un’effettiva possibilità di sviluppo. Un decreto che (finalmente) prova ad individuare strumenti concreti di facilitazione per i Comuni e che indica quel modello come riferimento per affrontare adeguatamente un sistema che ad oggi accoglie – ricordiamolo –  140mila persone.”

Anche a Viterbo e nella provincia, Arci Solidarietà Viterbo Onlus e Arci Viterbo operano da anni per evitare l’accoglienza in grandi strutture collettive e sostengono il modello di accoglienza diffusa sul territorio.

Leggi tutto l’articolo di Walter Massa sul sito di Arci Nazionale.

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